Marco Cocci e Nico:
sotto lo stesso cielo dai capelli lunghi

Oggi vi raccontiamo di un altro incontro fotografico speciale, che “Faccia da cane” ha deciso di racchiudere in un’immagine sotto il segno della complementarità.

Parliamo di Marco Cocci e Nico, capelli ricci e lunghi uguali e stessa sensibilità ad approcciare la vita, anche se da facce opposte della luna.

Quante volte ci capita di riconoscerci in persone o situazioni che sono diverse da noi, ma da qualche parte ci somigliano moltissimo e con cui percepiamo netta una qualche affinità elettiva?

 

Nico è un cane speciale nel senso più ampio del termine, l’esempio concreto di come nessuno è debole, ma qualcuno è fragile.

 

Abbandonato da cucciolo, recuperato da un accalappiacani, quindi sbranato dagli altri cani con cui conviveva, forse perché troppo vulnerabile e indifeso. Infine salvato altre due volte. La prima da una volontaria che gli ha fatto tornare la voglia di lottare, a forza di antidepressivi e grazie alla compagnia lenta di cani più anziani, la seconda da Gaston e Corrado, gli attuali proprietari, che oggi gli permettono di vivere la vita che merita.

 

Era rimasto senza tutto il pelo, Nico. I capelli lunghi bianco latte che oggi gli cadono sulle spalle gli sono rincresciuti un po’ per volta, quasi simbolo della sua personale primavera. Come se perderli e averli rimessi completamente a nuovo abbia segnato una linea di demarcazione tra le due esistenze che ha vissuto nella stessa vita.

 

Marco Cocci, cantante, attore, artista eclettico, che nel 1997 ha partecipato al film “Ovosodo” interpretando il personaggio di Tommaso. Un film che un po’ può raccontare anche la storia di Nico, quella di chi ne ha passate di ogni prima di trovare un posto nel mondo che sia un rifugio, prima di tutto.

Oggi Nico è rimasto un cane buono, che si muove lento perché apprezza ogni singola nota serena che il suo nuovo quotidiano ha da offrirgli, una carezza, una ciotola, una canzone suonata apposta per lui.

Marco Cocci per Faccia da Cane

Photo: Roberto Masiero
Copywriter: Eva Ravazzolo

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